Vision cosmetica

Le 3 leggi di Bonavia.
Una Visione del mercato cosmetico del futuro non può prescindere da un radicale cambiamento nel modo di formulare e produrre i prodotti cosmetici.Troppo spesso prodotti di livello decisamente non professionale entrano nel Centro Estetico e rovinano la reputazione di un intero settore.
Da qui le 3 leggi (di Mario Bonavia) per identificare un VERO cosmetico Professionale:
- Un Cosmetico non deve fare male. Sembra banale, ma non è per niente scontato. La scelta degli ingredienti di un cosmetico è fondamentale. Oggi il consumatore è vittima di campagne pubblicitarie che demonizzano un tale ingrediente o osannano cosiddetti principi attivi, che di attivo hanno ben poco. Il problema è che spesso, aldilà dei proclami, le scelte che si fanno a livello formulativo sono discutibili e a rimetterci è la salute del consumatore. O, perché no, dell’estetista. Purtroppo si assiste sempre più spesso al caso di Estetiste, che dopo anni di utilizzo di linee con massicci estratti vegetali (estratti quindi in alcool) hanno brutti e dolorosi solchi lungo le mani. Ecco quindi la prima grande caratteristica di un cosmetico: non deve fare male. MM Cosmetica utilizza, sia nei prodotti che distribuisce, sia nei prodotti che formula direttamente, la stessa etica: un cosmetico deve avere come prima direttiva una piena bio-compatibilità con la nostra pelle, una totale assenza di elementi tossici e un etico controllo degli additivi conservanti (obbligatori per legge, ma che possono essere scelti con estrema cura). Attenzione quindi: prodotti che vantano una lunga lista di estratti vegetali (nell’INCI si trova spesso il nome latino della pianta officinale seguita dalla parola Extract), in realtà nascondono una fastidiosa verità: il primo vero ingrediente (furbescamente non dichiarato) è l’alcool, che serve proprio per ottenere l’estratto vegetale, ma che in realtà è un conservante molto aggressivo e allergenico. Di solito questo piccolo inganno lo attuano i prodotti che poi vantano di essere “paraben free”: hanno sostituito i parabeni (effettivamente allergenici) con massicce dosi di alcool, che è anche peggio.
- Un Cosmetico deve penetrare. Anche questa sembra una banalità, ma spesso non ci si rende conto che la maggior parte dei prodotti spacciati per cosmetici, sono in realtà unguenti: gli unguenti svolgono una funzione (se la svolgono) dall’esterno, i cosmetici hanno un effetto se penetrano. Come insegna il Dott. Alberto Fabbri, creatore della linea di cosmesi marina Fabbrimarine distribuita da MM Cosmetica, “non esiste il cosmetico in grado di “teletrasportare” i principi attivi dentro la pelle senza penetrare lui stesso”. Infatti. Il prodotto cosmetico è un ensamble in cui tutti gli ingredienti sono inseparabili: com’è possibile che se il cosmetico non penetra, i principi attivi svolgano una funzione? Questo è il motivo per cui i prodotti Cosmetici Professionali di MM Cosmetica, sono tutti prodotti “da veicolazione”, cioè penetrano e veicolano le sostanze funzionali in profondità, dove possano agire.
- Un Cosmetico deve dare un risultato. Come? Nell’unico modo scientificamente provato: il cosmetico dà un’informazione chimica al nostro corpo (il linguaggio del corpo è puramente chimico) al fine di fargli svolgere un’azione (ad esempio: produrre più acido ialuronico, produrre più collagene, drenare i liquidi, ecc.). QUESTO significa dare un risultato. Anche qui l’inganno è dietro l’angolo: non esistono cosmetici che contengono quell’ingrediente miracoloso che da solo riporta indietro l’orologio di molti anni. I migliori cosmetici possono introdurre elementi molto utili in sé, come per esempio le vitamine o il collagene (se è collagene marino, altrimenti la penetrazione è pressoché impossibile), ma spesso il vero effetto di un ottimo cosmetico è stimolare il nostro corpo, la nostra pelle, a fare qualcosa che già sa fare, ma che ha “dimenticato” di fare, come per esempio avviene con il drenaggio. Un vero cosmetico non dona un effetto palliativo, ma consegue un risultato reale, misurabile e duraturo nel tempo.